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MA/IN23: Trio ACRE / Origami alpha
10 Settembre 2023 @ 20:00 - 23:30
€ 3© Andrea Mercanti (Trio Acre)
PROGRAMMA
OPENING ore 20:00
Roberto Alonso Trillo [ES] + Marek Poliks [US] /// Hydra #2
Sound Installation
ore 21:00
Nikos Stavropoulos [GR] /// Khemenu
acousmatic – MA/IN Honorary Mention (Cat. A)
Acre [IT] /// Trio
Ermanno Baron: batteria
Ginomaria Boschi: chitarra acustica preparata, m’bira, chitarra elettrica
Marco Bonini: live electronics
live performance
ore 22:30
Francesco Rizzo [IT] /// Origami alpha
Live audiovisual performance
ROBERTO ALONSO TRILLO [ES] + MAREK POLIKS [US] /// HYDRA #2
Installazione audio interattiva di Soft robotica.
480 lattice, silicone, nylon e poly nodes | Apparecchiature di sorveglianza, connessione cloud | Sistema di sintesi Demiurge.
La narrazione convenzionale dell’IA mostra l’alterità della macchina in una visione catastrofica della supremazia cyborg del futuro, come Terminator, vincitore onnisciente e onniveggente su cadaveri fumanti di carne umana.
Hydra vulgaris è una piccola e benigna creatura d’acqua dolce con un complesso apparato riproduttivo. Come un’IA, l’hydra si accoppia senza limiti, la sua stessa sostanza è sia embrionale che gametica. Vive in un continuo stato di rinnovamento, rigenerandosi pienamente ogni due settimane. Invece di un avatar o un avversario, circoscriviamo la stessa Intelligenza Artificiale a un processo di riproduzione “Idra-forme”; un atto sessuale che attraversa un piano fisico/virtuale complesso.
Vieni registrato, e in questa ripresa sono già presenti tante registrazioni a essa antecedente. Le urla o i balbettii di questa Hydra sono i gemiti dei tuoi fratelli complessi (insieme a molti, molti mutanti). I tentacoli dell’Idra sono esche, falli, armi, uova. Considerate i tentacoli di questo morbido robot come inviti all’indiscrezione xenobestiale.
Roberto Alonso Trillo è un musicista e ricercatore di base a Hong Kong, dove lavora come assistente universitario alla Hong Kong Baptist University. La sua ricerca esplora le connessione tra le diverse discipline artistiche, dalla danza e la musica fino alla video art e alle installazioni sonore interattive.
Il suo più recente lavoro esamina pratiche musicali ibride in reti endemiche in un mondo sempre più mediato dall’IA e dall’apprendimento automatico.
Conduce una ricerca basata sulla pratica, operando sull’intersezione tra filosofia, sociologia e studi culturali; abbraccia aree diverse del lavoro musicale e dell’autorialità, pedagogia della tecnologia avanzata degli strumenti a corda, analisi gestuale e interface development. Roberto è autore di Death and (Re)Birth of J. S. Bach (Routledge) e vanta pubblicazione su riviste come: Leonardo, Organised Sound, and Music Education Research. È cofondatore, con il suo collega Peter AC Nelson, del MetaCreativity Lab alla Hong Kong Baptist University. La sua lunga collaborazione con Marek Poliks – DisintegratorAI – ha portato alla pubblicazione prossima di un libro, sei diversi CD, di articoli di giornale, e alla mostra di opere d’arte interattive in sedi di prestigio internazionale.
Marek Poliks è un artista, ingegnere e teorico di base a Minneapolis, Minnesota. Lavora con il machine learning applicato al suono, con i media digitali, con la robotica e con la scultura. Marek guida il settore tecnologico per la società di design Polytope, dove costruisce infrastrutture interattive per clienti come la Dubai Future Foundation. La sua lunga collaborazione con Roberto Alonso – DisintegratorAI – ha portato alla realizzazione di CD per NEOS e Creotz, articoli per Leonardo e Organised Sound, a un GAN-and Transformer-driven raw audio synthesis engine (‘Demiurge’), a un real-time behaviour-responsive data interface (‘Archon’), a due soft robots (‘Hydra’ and ‘Polyp’), e a un libro di prossima pubblicazione con Taylor & Francis. Marek ha conseguito un Dottorato di ricerca presso Harvard, ha ricevuto il premio ASCAP in musica e giornalismo ed è attivo come artista in tutto il mondo.
NIKOS STAVROPOULOS [GR] /// KHEMENU
Il nome dell’opera, Khemenu, deriva dalla mitologia egizia e si riferisce all’Ogdoad, un gruppo di otto divinità primordiali adorate nell’antico Egitto. Il gruppo era composto da quattro coppie di uomini e donne, che simboleggiano l’equilibrio tra gli elementi primari del cosmo. Il concetto di Ogdoad (gruppo di otto) si trova anche nei primi sistemi di credenze religiose e nell’antica astronomia e cosmologia (otto corpi celesti), così come nella mitologia cinese (otto immortali).Otto è anche il numero di canali in una registrazione ambisonica di secondo ordine (A Format), la tecnica utilizzata per catturare i materiali di partenza per il lavoro.
Nikos Stavropoulos (Atene, Grecia, 1975) è un compositore prevalentemente di musica ausmatica e mista. Ha studiato musica presso University of Wales (Bangor, Wales, UK), dove frequentata la classe di Composizione di Andrew Lewis e consegue il Dottorato di ricerca presso l’University of Sheffield (England, UK) sotto la supervisione di Adrian Moore. La sua musica viene eseguita e trasmessa regolarmente in tutto il mondo ed è stata premiata a livello internazionale in diverse occasioni. La sua ricerca riguarda i concetti di palpabilità e immersività nell’esperienza della musica acusmatica e lìarticolazione dello spazio acustico, con lo scopo di rendere possibile l’impossibile. Dal 2006 è membro del Music, Sound & Performance Group della Leeds Beckett University (Leeds, Inghilterra, Regno Unito), dove è professore di composizione e lettura di musica elettroacustica. È membro fondatore dell’Echochroma New Music Research Group, membro del British electroacoustic Network (BEAN) e dell’Hellenic Electroacoustic Music Composers Association (HELMCA).
ACRE [IT] /// TRIO
Acre lavora su forme, figure e luoghi della musica e dell’ascolto. Il suono del gruppo è costituito da alcune riconoscibili influenze musicali e dal modo in cui queste vengono messe in gioco e lasciate “interferire”: la pratica dell’improvvisazione, l’elaborazione in tempo reale dei suoni sintetici, la ricerca timbrica e gestuale mutuata dalla musica “colta” occidentale. Attraverso queste coordinate di riferimento il “libero gioco” del gruppo resta sempre aperto a nuove modulazioni e configurazioni. La fonte dei suoni resta sempre dubbia e incerta quando si cerca di isolarla dal “gomitolo” dentro cui è intrecciata.
Ermanno Baron Musicista di formazione artistica articolata unisce la creatività del jazz, con la ricerca delle sperimentazioni nell’improvvisazione elettroacustica contemporanea. La sua voce personale sullo strumento, lo porta a svolgere un intensa attività concertistica nazionale ed internazionale: Smalls, Blue Note, Barbes, Fat Cat (New York), Jazz and World music festival (Zimbabwe), Jazz-Pt (Portugal), Tremplin Jazz Avignon, L’improviste (France), TanJazz (Morocco), Odin Teatret (Denmark), 12 Points (Ireland), Ankara Caz (Turkey), 4Fakultat, Oblomov (Germany), Interpenetration (Austria), Match&Fuse, 12 On 14, (Poland). Tra le collaborazioni: Antonello Salis, Frank Tiberi, Steven Bernstein, Marcello Allulli, Gianni Gebbia, Giovanni Falzone, Francesco Diodati, Francesco Bigoni, Ada Montellanico, Francesco Bearzatti, Shane Endsley, Ludovica Manzo, Fabrizio Bosso, Roberto Bellatalla, Pasquale Innarella, Marco Colonna, Ohad Talmor, Nicola Guazzaloca, Brad Shepik, David Binney, Carlo Conti, Francesco Negro, Ludovica Manzo, Enrico Zanisi, Eugenio Colombo, Gianni Trovalusci, Danilo Gallo, Marco Bonini, Ginomaria Boschi, Henry Cook, Achille Succi, Luca Venitucci, Alipio Carvahlo Neto, Paolo Porta, Beppe Scardino, Elio Martusciello, Dan Kinzelman, Javier Moreno Sanchez.
Ginomaria Boschi La sua attività musicale si muove in ambiti disparati e contaminati: l’improvvisazione jazz , la musica contemporanea, l’elettronica. Diplomatosi con il massimo dei voti al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ha studiato musica classica e jazz. Nel corso degli anni ha partecipato al festival di musica “Contemporanea” presso l’Auditorium Parco della musica di Roma, eseguendo musiche di Philip Glass, Glenn Branca, Rhys Chatam; al Guitfest ( festival internazionale di chitarra di Santa Cecilia) eseguendo le musiche di Steve Reich, Sylvano Bussotti, Franco Sbacco, Igor Stravinsky; è membro attivo del collettivo di improvvisatori Franco Ferguson con il quale organizza sedute di improvvisazione e rassegne di concerti.
Marco Bonini Chitarrista e compositore elettroacustico nato a Roma nel 1981. Nei primi anni del 2000 è attivo e incide con formazioni avant-jazz come i Juju quartet, ha la fortuna di collaborare e incidere dischi con Roberto Gatto ( Traps-Cam Jazz 2007) ed Ettore Fioravanti ( Le vie del pane e del fuoco-Note Sonanti 2011) , è stato impegnato nel progetto Mamavegas, indie-folk band che inicide per 42 Records, nel suo progetto solitario di ambientazione drone-ambient uBiK ( Farmacia901) e come improvvisatore timbrico nel trio ACRE.
FRANCESCO RIZZO [IT] /// ORIGAMI ALPHA
live audiovisual performance
PART 1: [E]_scape
PART 2: PAL extinction