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MA/IN22: THE ACT OF TOUCH
5 Novembre 2022 @ 21:30 - 23:30
€ 5© Jacopo Salvi
PROGRAMMA
ore 19:00 workshop gratuito su Ableton Live 11 con Andrea Fiorito
ore 20:00 opening [Sound Art Exhibition]
ore 21:30 TOVEL + MAZZONELLI + WEGHER /// THE ACT OF TOUCH mixed media performance
ore 22:30 PIER ALFEO live performance
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MATTEO FRANCESCHINI (aka Tovel) + JACOPO MAZZONELLI [IT] /// The ACT of TOUCH⊕ video
music and live concept: Tovel (aka Matteo Franceschini)
artworks and live concept: Jacopo Mazzonelli
live electronics: Tovel (aka Matteo Franceschini)
performers: Jacopo Mazzonelli, Eleonora Wegher
Il pianoforte è senza dubbio lo strumento che più rappresenta la fioritura della cultura musicale occidentale dal tardo Settecento a oggi. In questo senso, la performance musicale The Act of Touch, costruita sull’opera ABCDEFG di Jacopo Mazzonelli, permette un cammino a ritroso, una sorta di regresso all’essenziale, un percorso di “purificazione” creativa votata a catturare l’immagine più profonda di ciò che si sta scrivendo: la materia, i tasti bianchi, le sette note, l’alternanza rigo/spazio del pentagramma.
The Act of Touch getta lo spettatore all’interno di un paesaggio sonoro inatteso, dove il suono organizzato si palesa dopo un complesso itinerario di esplorazione dei materiali. Ordinata su più livelli visivi e concettuali, la performance si configura come una graduale e consapevole scoperta d‘identità – un percorso di conoscenza e sviluppo che l’impiego dei sette pianoforti/scultura modificati permette di compiere. La collaborazione tra Matteo Franceschini e Jacopo Mazzonelli si realizza attraverso una performance dove la scrittura acustica si fonde con la manipolazione elettronica in tempo reale. La nuova fisionomia dei pianoforti e la trasformazione dei suoi materiali si delinea come il punto di partenza per una riflessione sulla natura stessa del rapporto tra suono e materia.
In The Act of Touch, ognuno dei sette dispositivi è amplificato singolarmente e disposto secondo una precisa sequenza dove la nota centrale della scala diatonica (fa) assume un ruolo chiave nello sviluppo del discorso musicale. I pianoforti sono posizionati specularmente per ognuno dei due esecutori, mentre la tavola armonica della nota FA – al centro della scena – è orientata direttamente verso il pubblico. Le mani dei performers ne esplorano le risonanze attraverso l’impiego di una serie di antichi diapason intonati per semitoni. Mediante un gruppo di sensori che rileva ed analizza le vibrazioni del materiale ligneo trasformandole in nuovi timbri, gli esecutori attivano un virtuosistico gioco tecnico. Un sistema multicanale di controllo dell’illuminazione trasforma ogni scena in un quadro visivo, concentrando gradualmente l’attenzione su precisi dettagli espressivi. La scelta radicale di utilizzare unicamente materiali, forme e suoni derivati dai sette pianoforti amplifica e al tempo stesso chiude il cerchio attorno a un progetto a cui Franceschini e Mazzonelli hanno lavorato negli ultimi tre anni, dalla scelta dei materiali alla costruzione degli strumenti, attraverso l’archiviazione e la successiva rielaborazione di ogni suono incontrato durante il processo di trasformazione.
Matteo Franceschini, in arte TOVEL, è un compositore, polistrumentista e performer italiano di musica elettronica sperimentale con sede a Parigi. Nato in una famiglia di musicisti, Matteo Franceschini ha iniziato gli studi di composizione con il padre diplomandosi poi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida di Alessandro Solbiati. Ha studiato all’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma sotto la guida di Azio Corghi e ha frequentato il Cursus offerto dall’Ircam di Parigi. Ha ricevuto numerosi premi, sia in concorsi nazionali che internazionali e ha ricevuto commissioni da importanti festival e organizzazioni come Orchestra Filarmonica della Scala, Ensemble Intercontemporain, Wigmore Hall, Biennale di Venezia, Ircam-Centre Pompidou, Philharmonie de Paris. Leone d’Argento 2019 alla Biennale di Venezia, “Fedora – Rolf Liebermann Prize for Opera 2014”, è stato premiato dalla Banque Populaire Foundation e ha ricevuto la “Italian Affiliated Fellowship in the Arts” dall’American Academy in Rome. È stato nominato compositore in residenza alla Fondazione Haydn, all’Orchestre national d’Île-de-France e all’Accademia Filarmonica di Roma. In Gravity, il suo primo album prodotto da Scala Music, i suoni acustici di pianoforte, sassofono e archi, intrecciati con le esplosioni di sintetizzatori modulari. Una musica pulsante, esplosiva che non smette mai di cambiare. Da gennaio 2011 è edito da Casa Ricordi – Universal Music Publishing.
Jacopo Mazzonelli realizza sculture, costruzioni e installazioni che indagano l’ampio territorio di confine tra arti visive e musica. La sua ricerca è caratterizzata da tecniche e metodologie mutuate da diverse discipline. Lavorando sull’interpretazione e visualizzazione della dimensione sonora, l’artista si confronta con strumenti che decostruisce, trasforma e rimonta. I punti focali del suo interesse sono il “gesto musicale”, le indagini sulla percezione del ritmo e sul divenire del tempo. Ha tenuto mostre personali in Italia e all’estero. Tra le sue principali mostre ricordiamo “Sografia”, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna (2018); “Da suonare al massimo volume”, Mart – Galleria Civica di Trento (2017); “6° Premio Fondazione VAF. Posizioni attuali dell’arte italiana”, Schauwerk, Sindelfingen (Stoccarda) e Stadtgalerie, Kiel (2014); “La Correzione” con Silvia Giambrone, Galleria Paolo Maria Deanesi, Trento; “Differenza e Ripetizione”, Galleria Giovanni Bonelli, Milano; “6. JCE Biennale d’Art Contemporain”, Le Beffroi, Montrouge, Museu de l’Empordà, Figueres, The Art Building, Vrå, Museo Amadeo De Souza-Cardoso, Amarante; “Isorhythm” con Giulio Paolini, a cura di Bettina Della Casa, Galleria Studio G7, Bologna. Dal 2017, in collaborazione con il compositore Matteo Franceschini, ha realizzato un’ampia serie di progetti performativi di cui è stato anche interprete diretto, insieme alla pianista Eleonora Wegher.
Nata a Verona, Eleonora ha iniziato lo studio del pianoforte con Laura Palmieri e si è diplomata con lode al Conservatorio Bonporti di Trento sotto la guida del Prof. M. R. Corbolini. Successivamente si è perfezionata presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola “Incontri col Maestro” con il M° Leonid Margarius e Anna Kravtchenko e successivamente presso la Hochschule fur Musik und Theatre “F. Mendelssohn” di Lipsia con il M°A. Meinel e H.M. Schreiber. Vincitore di numerosi concorsi fin da giovanissimo, tra cui la XXIII Edizione Concorso Pianistico Muzio Clementi di Firenze, XI Concorso Pianistico Internazionale di Roma – Premio Seiler, XIV Concorso Internazionale Franz Schubert di Ovada, Concorso Pianistico Internazionale Vila de Capdepera di Palma di Maiorca , Concorso Pianistico Internazionale Delia Steinberg di Madrid, Eleonora si è esibita con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra Classica di Alessandria e l’Orchestra da Camera del Teatro La Fenice di Venezia.
PIER ALFEO [IT] /// Everything plus one